lunedì 29 luglio 2013

Famiglie.. Barni con Simone e .. Vercelli con Cinzia Lamanna!


 Merzario .. ben arrivato! .. Barni 23 luglio 2013!
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SOCIAL CARD. ASSESSORE MAJORINO: “ABBIAMO ANCORA FONDI PER AIUTARE MILLE FAMIGLIE, FATE SUBITO RICHIESTA AL COMUNE”
Già individuati 550 beneficiari. Per le domande di contributo mensile contattare i Servizi per la Famiglia

Milano, 29 luglio 2013 – “Abbiamo ancora fondi per aiutare mille famiglie povere con l’assegnazione del contributo mensile previsto dalla 'social card'. Ma è necessario rivolgersi al più presto ai nostri Servizi sociali della Famiglia per essere presi in carico e poter accedere a questo sostegno economico che sarà accompagnato da un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. C’è tempo fino alla metà di settembre per poter essere inseriti nelle liste che saranno inviate all’Inps, ente erogatore del contributo”.
Questo l’appello dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino alle famiglie in gravi difficoltà economiche affinché si facciano avanti con i Servizi del Comune per ottenere la “social card”. Una volta fissato l'appuntamento per un colloquio con i Servizi, se la famiglia è idonea a ottenere il sostegno economico viene segnalata all’Inps. La “social card” prevede l’erogazione di una somma fissa mensile, per la durata di un anno, a sostegno delle spese per beni di prima necessità.

“Con queste risorse date dallo Stato possiamo far fronte alle gravi difficoltà economiche che molte famiglie stanno drammaticamente vivendo in questi mesi. Chiunque sia a conoscenza di famiglie in difficoltà, segnali loro questa opportunità. Stiamo esaminando le persone già in carico ai nostri servizi e quelle conosciute da altri enti come Caritas, Casa della Carità e la rete di associazioni, ma non vogliamo lasciar fuori nessuno che possa essere aiutato”, ha proseguito l'assessore Majorino.

Per ottenere la “social card” la famiglia deve avere un Isee (Indicatore situazione economica equivalente) non superiore ai 3.000 euro, avere almeno un minore a carico e i componenti devono aver perso il lavoro da non più di tre anni. Come specificato, la famiglia deve essere in carico ai Servizi territoriali per la Famiglia e i Minori dell’assessorato alle Politiche sociali.
Per la “social card” lo Stato ha assegnato a Milano 5,5 milioni di euro. Con questa somma l’Amministrazione stima di poter aiutare 1.500 nuclei familiari in stato di estrema indigenza. 

Su richiesta a info@acraccademia.it  l’elenco dei Centri territoriali per la Famiglia e per i Minori con indirizzi e numeri di telefono

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NATURALVERCELLI   SABATO 3 AGOSTO 2013 Piazza Cavour
dalle 8.30 alle 19: Con gli scarponi, con le pinne, a piedi nudi, in vacanza nei luoghi del mondo, sempre rispettosi degli altri popoli, delle loro usanze, della loro cultura; a spasso per terre, acque e cieli con riguardo profondo per l'ambiente che incontriamo; in qualche campo di volontariato, in aiuto di altre genti, animali, a tutelare luoghi e paesaggi; in armonia con noi stessi e con le altre persone del mondo.. BUONE VACANZE A VOI!!
... e per chi rimane in città, venite a trovarci in piazza, condivideremo il nostro tempo e ... il caldo ...
Circolo del Vercellese Cinzia Lamanna  .. 339 1633506

martedì 23 luglio 2013

Riceviamo... e pubblichiamo!




facebook.com/centroricerchevalassinesi.acrcrv#!/centroricerchevalassinesi.acrcrv
 
Cari amici e cari compagni,
ringraziando tutti coloro che hanno partecipato all’assemblea a Roma del 13 luglio e tutti coloro che, in vari modi, hanno manifestato interesse e attenzione per questa iniziativa, vi allego la sintesi del mio intervento.




 

.. non condividiamo tutto.. non servono processi sommari.. parliamone in un Congresso.. come si deve.. ma forse Roberto non ha tutti i torti!.. vediamo il suo intervento.. cosa ne pensate?


Assemblea Socialista aperta
Roma – 13 luglio 2013 Sintesi dell'intervento

Primo. Ringraziando tutti coloro che hanno raggiunto Roma da tutte le parti d’Italia e i tanti amici e compagni, iscritti e non iscritti al PSI, che ci hanno inviato messaggi di saluto. Pur con sensibilità diverse, ormai siamo uniti da un convincimento comune. Fuori e dentro dal PSI c’è un sentimento che si sintetizza in poche parole: “basta con il declino, basta con un partito che vivacchia senza prospettive e senza futuro, basta con le nostre divisioni”. Dopo vent’anni di Seconda repubblica in cui abbiamo fatto la resistenza tenendo acceso una piccola fiammella, adesso dobbiamo dire “basta” e darci una nuova e più grande prospettiva.
Come abbiamo spiegato più volte, questa non è una riunione di corrente e men che meno una riunione della minoranza del PSI, ma una libera assemblea di socialisti per aprire una fase nuova, che deve coinvolgere il PSI ma non solo.
Tutti i socialisti devono poter trovare presto un nuovo punto di riferimento, un PSI diverso per una nuova iniziativa politica, una politica non per fare i reduci del passato, ma i combattenti del futuro. Per la costruzione di un’iniziativa socialista più larga in cui il PSI potrà svolgere un ruolo fondamentale solo se saprà rinnovarsi. Una fase che dovrà crescere secondo il metodo della collegialità e della partecipazione, senza personalismi e personificazioni. D’altra parte, una piccola forza com’è l’attuale PSI se vuole crescere deve avere una grande ambizione, è arrivato il tempo di rifiutare la logica della sopravvivenza e del vivere per passare dallo zero virgola (questo è il peso attuale) all’uno virgola. Questa è una prospettiva che non può più appassionare n essuno e non appassiona neppure me, perché un partito che si chiama socialista deve saper puntare in alto e quello che non si è fatto in molti anni può essere fatto in poco tempo. Certo non da soli possiamo da subito porci l’obiettivo di essere forza elettorale a due cifre, per avvicinarsi alle altre forze politiche europee ed avere un peso per essere interlocutori nella sinistra italiana.
Avere un obiettivo ambizioso significa definire un ruolo non subalterno e non marginale rispetto alle altre forze politiche. E costruire una nostra e autonoma linea politica significa mettere la questione delle alleanze al secondo posto, anzi è arrivato il momento di non confondere più, come è stato fatto in passato, la linea politica del movimento socialista con la discussioni del “con chi vado, con chi sto”. La storia del passato ci dimostra peraltro che, nonostante ci siamo alleati c on tutti, da Dini a Vendola, mai siamo migliorati e mai abbiamo portato a casa buoni risultati.
Riacquistiamo quindi prima di tutto un ruolo e uno spazio politico che dev’essere sia nazionale che locale. Entrambi i livelli devono vivere in sinergia e non, come oggi, che si è lasciato al livello locale tenere alta la bandiera e a livello nazionale si è messa invece la testa sotto la sabbia.
Quindi, occorre ritrovare una spinta vitale, che sia di rigenerazione di una nuova prospettiva. Una prospettiva che in questa fase non può che venire dal basso, contando su due fattori: ricostruire con un lavoro umile il rapporto, in giro per l’Italia, con sezioni, gruppi di compagni e militanti, non preoccupandoci di fare incontri anche ristretti, ma nello stesso tempo liquidare al vertice ogni nomenclatura, piccola o grande che sia e demandare, quando sarà il momento, solo ad un congresso assolutamente aperto, la scelta larga del gruppo dirigente del nuovo corso socialista.
Secondo. Un piccolo partito può, in poco tempo e con urgenza, lasciarsi alle spalle e superare le difficoltà gravi in cui si è venuto a trovare e contemporaneamente decidere di pensare in grande. Per questo non serve un congresso chiuso nelle piccole stanze del PSI. Se dobbiamo fare una mozione la faremo. Ma non è questa la strada migliore, la strada migliore è creare le condizioni per un congresso di rifondazione e di rigenerazione unitaria del socialismo italiano. Quindi, un congresso aperto, con regole nuove, che favorisca la partecipazione dei compagni iscritti, di quelli che abbiamo perso negli ultimi anni e di tutti coloro che possono arrivare perché accolgono il nostro appello e sentono aria nuova. Un congresso che, in una fase come questa, non si pu&ogra ve; accontentare né di pochi iscritti né di piccole mozioni, ma un congresso in cui linea politica e gruppo dirigente siano scelti con metodi larghi e non escludendo la partecipazione degli elettori. Un congresso che non inizia e non finisce, come ho detto prima, con nomenclature precostituite, ma un congresso da far crescere nel dibattito e nel confronto, anche duro, sulle prospettive e sul necessario rinnovamento.
Terzo. Per quanto riguarda il PSI, dobbiamo dire per prima cosa, con assoluta sincerità senza anteporre posizioni personali, che è arrivato il momento di chiedere al Segretario di fare un passo indietro per il bene e per amore del partito. Oggi, Riccardo non è più in grado di garantire l’unità del partito, non è più il punto di riferimento di una solidarietà interna e di una fiducia che il partito gli ha affidato per lunghi anni. Oggi la sua presenza costituisce un ostacolo alla ripresa, alla costruzione di un soggetto unitario e avendo lui lavorato per anni, anche contro il nostro parere, più per un partito piccolo che non per una prospettiva larga non è più lui oggi che può garantire una nuova prospettiva del socialismo italiano. Nencini, nonostante tanti consigli e tanti suggerimenti, ha voluto un partito piccolo, ha chiuso le porte anziché aprirle, ha identificato il futuro del partito con l’acquisizione di qualche posto, di ministro o di sottosegretario, ma alla fine ha umiliato le aspettative di tanti socialisti, dell’intero corpo vivo del PSI e persino della sua storia. Rinunciando a presentare la lista del PSI alle elezioni politiche, in una competizione elettorale del tutto sicura e persino senza rischi, è venuto mano ad un mandato implicito con la guida di un partito. Nella coalizione di centrosinistra potevamo partecipare autonomamente ed ottenere un risultato che ci avrebbe potuto garantire l’elezione di un gruppo di parlamentari maggiore di quello attuale. Un gruppo parlamentare che oggi potrebbe contare sulla forza di essere in Parlamento con le proprie gambe. Ciò non è avvenuto e la campagna elettorale è stata gestita nel modo peggiore, sicché oggi non abbiamo più alcun ruolo. Siamo in Parlamento e non sappiamo se siamo in maggioranza o all’opposizione. Siamo spariti da qualsiasi comunicazione politica e non bastano certamente le trovate dello spontaneismo politico e dei gazebo, per coprire il vuoto di linea e l’isolamento nel quale ci siamo ficcati. Insomma, con gli ultimi mesi si è stravolto l’indirizzo politico che il partito aveva avuto da Montecatini e confermato a Perugia. Quell’indirizzo che ci aveva fatto lavorare per cinque duri anni in nome della prospettiva di ritrovare identità e autonomia e creare le condizi oni per un autorevole ritorno dei socialisti in Parlamento. Oggi il problema del Psi non è quello di un partito con troppe linee politiche, ma semmai di un partito che non ne ha nessuna. Si muove a zig-zag ma senza meta sicura.
Quarto. La fase che si apre oggi è quindi la fase della ricostruzione e della rinascita, che deve contare sulla capacità di metterci alla prova su questioni alte. In grado di rinvigorire i compagni e aggregarne di nuovi. Il primo scoglio che avremo davanti sarà la presentazione di una lista socialista alle europee. Una lista che dobbiamo prepararci subito a mettere in campo. Una lista non del PSI, non solo di socialisti come sommatoria di vecchie anime, non una lista della costituente socialista, ma una lista socialista che parla agli italiani. Una lista che proponga i programmi del socialismo italiano per partecipare, con una certa autorevolezza, al corso positivo del socialismo europeo. Da questo punto di vista non basta dire siamo socialisti europei, bisogna dimostrare prima di essere socialisti italiani, di contare qualcosa e poi saremo anche naturalmente i socialisti italiani del socialismo europeo.
Una lista nella quale dovremo mettere al centro tre grandi questioni che già abbiamo abbozzato nel seminario del 4 di maggio. La riforma di uno Stato, perché ci sia uno Stato che funzioni, perché ci sia uno Stato uguale per tutti, perché ci sia uno Stato onesto che non consenta, com’è stato detto qui da alcuni compagni, che la poca economia che c’è rischi di essere, in alcune aree del paese, economia criminale. La questione sociale e occupazionale del paese (la stessa questione sulla quale, più di cento anni fa, nacquero i socialisti). Ed infine la questione economica, per la quale bisogna dare risposte diverse da quelle che oggi sono prevalenti . La politica economica di un partito socialista non può essere la politica economica della destra italiana e della destra europea. Non basta dire quindi austerità e riduzione del debito per qualificare una politica di crescita e di sviluppo di cui abbiamo assolutamente bisogno. Per questo ci impegniamo a organizzare a settembre o in autunno una conferenza economica che potrà essere alla base del nuovo corso dei socialisti italiani.
Quinto. Lo spirito con cui abbiamo promosso questa assemblea e con il quale continueremo a lavorare politicamente, com’è stato detto, non è quello della piccola corrente o del piccolo gruppo. Nessuno di noi, ed io per primo, è disposto ad impegnarsi con tutte le sue forze per un obiettivo così limitato. Oggi ci sono le condizioni politiche, economiche e sociali per una reazione forte, per uno scatto di orgoglio e di dignità, per non rassegnarci allo status quo, ma decidere di vivere intensamente. Questa è la “posta in gioco” per i socialisti che vogliono ancora essere tali, è la “posta in gioco” di un nuovo congresso.
Tutti i compagni che sono qui oggi sanno benissimo di non essere alla fine del percorso, ma solo agli inizi. Siamo ai primissimi passi, armati di un’unica convinzione: non basta avere un progetto politico, bisogna costruire le gambe per renderlo comprensivo e vincente, per farlo conoscere e per intercettare adesioni e consensi. Oggi, il problema per noi più importante è avviare un nuovo corso per rendere praticabile e possibile il pensiero dei socialisti italiani.

a cura di www.acraccademia.it e di www.radioasso.it

mercoledì 17 luglio 2013

Assemblee acr e crv

radioasso.it

http://dario-sdm.blogspot.it/

Carissimo Soci!
Vi aspettiamo x mercoledi 25 settembre dalle h 18,00 IN " SALA CENTRO x
GIOVANI di COMUNITA' NUOVA di DON GINO RIGOLDI " Via delle forze armate 179 ora
"PIAZZA OLIVELLI" .. ang. via BELTRAMI e OLIVIERI di MILANO (Autobus 49 f.ta f.
ze armate, 67 f.ta f.ze armate 179, 78 f.ta BELTRAMI ang. f.ze armate, 63 f.ta
INGANNI e M1 INGANNI + 49 o BISCEGLIE + 78) .. alle h 20,30 Assemblea dei Soci
e dei simpatizzanti:

odg - Attività socio culturali anni 2014/2015, Oscar int. contro il BULLISMO e
SUPER OSCAR contro il bullismo, tra i vincitori dei 25 Oscar passati
(Composizione GIURIA)!

.. e x mercoledì 2 ottobre h 18/20,30 stesso luogo C. x G. ..Oscar Int Contro
il Bullismo SCUOLE... (Classe 2a M della Scuola DE MARCHI - J. GULLI... e tutte
le altre)..

.. e x sabato 5 ottobre h 18/22 Asso (c/o Comune, sopra la Croce Rossa. Sala
del Centro Ricerche Vallassinesi). Assemblea dei Soci e dei simpatizzanti:

odg - Attività socio culturali anni 2014/2015, Oscar int. contro il BULLISMO e
SUPER OSCAR contro il bullismo, tra i vincitori dei 25 Oscar passati
(Composizione GIURIA)!

.. e x sabato 12 ottobre h 18/20,30 stesso luogo Sala CRV. ..Oscar Int Contro
il Bullismo SCUOLE... (Scuole di Asso e della Vallassina... e tutte le
altre)..

"Non mancate"!

www.acraccademia.it

acr e crv
Vi augurano buone Vacanze
il pubblico...
Carlo Terzi16 luglio 22.18.28
il pubblico...

lunedì 15 luglio 2013

A cura di acr-onlus e crv



Con la presente si informa, per opportuna conoscenza, che è stato
pubblicato l'Avviso relativo a: "Avviso pubblico finalizzato alla
formazione di una graduatoria per la concessione in comodato d'uso gratuito
di alcuni locali di interesse zonale siti in via delle Betulle 39", che si
allega altresì alla presente mail. Il testo dell'avviso, il modello della
domanda di partecipazione e le altre informazioni sono disponibili sul sito
internet www.comune.milano.it/bandi e avvisi di gara/bandi/avvisi o dalla
pagina di zona 7 www.comune.milano.it/zona7/notizie
e possono altresì essere richieste ai seguenti numeri telefonici
02/884.58721 e 02/884.65775.

Cordiali saluti.



Il Direttore del Settore Zona 7

Fabrizio Chirico

riceviamo da Felice Carlo Besostri e pubblichiamo..


Felice Carlo Besostri15 luglio 7.56.07
Saluto all’Assemblea del Capranica
di felice besostri
Care compagne e cari compagni una permanenza all’estero, programmata da tempo mi impedisce di essere qui tra di voi oggi. L’assemblea è stata organizata da compagni con cui mi son trovato molte volte d’accordo e di questo sono testimonianze i miei voti in CN e gli interventi in DN, dove ho solo voto consultivo, di cui non si trova traccia nei comunicati ufficiali. Quando non mi è stata data la parola, ho sempre pubblicato i miei interventi. Questa per me, anzi per noi deve essere un’assemblea aperta e di confronto per arricchire un dibattito precongressuale , in vista dell’appuntamento dii Venezia, ormai imminente anche se in ritardo rispetto alle previsioni statutarie. Guai a non compire scelte politiche chiare per fare solo questioni di nomi.
In un partito ideale dirigenti potrebbero essere estratti a sorte: forse l’unico modo per far rispettare le norme sulla rappresentanza di genere, che dovrebbe presto essere paritaria e non per rispetto formale di norme statutarie ma per esigenze di rinnovamento della politica: impossibile senza una massiccia presenza femminile. Con il massimo di sinteticità:
1) Chiara collocazione a sinistra del Partito per contribuire con le sue idee e valori ad un rinnovamento della sinistra italiana ( parlando a compagni non è necessario precisare che la collocazione a sinistra non significa avventurismo e slogan gridati)
2) Difendere la Costituzione perché in essa è delineato un modello politico ed economico compatibile con la trasformazione sociale, verso una società di uomini e donne liberi ed eguali
3) Non rinunciare al socialismo, anzi confermare che senza una forte iniziativa socialista non si esce dalla crisi: il neo-liberismo ha provocato la crisi, non può pretendere di curarla con le sue ricette
4) In occasione del dibattito congressuale occorre coinvolgete tutta l’area socialista, di cui il PSI è parte essenziale, ma di cui non ha la rappresentanza esclusiva: di quest’area fanno parte i tanri compagni, che a partire dal fallimento della Costituente Socialista non hanno rinnovato la tessera per dissenso o delusione. Se non si recuperano questi compagni, che hanno condiviso con noi tante battaglie politiche e soprattutto un patrimonio ideale, come pensiamo di convincere chi è sempre stato più lontano? Le norme congressuali non devono consentire che valgano di più compagni con le tessere 2011 e 2012, di un compagni che la rinnovino quest’anno.
5) Trovare sperimentare forme organizzative con l’apporto dell’associazionismo socialista
6) Fare di una scelta europeista un elemento fondante della sinistra che vorremmo e che deve essere pronta per le elezioni europee del maggio 2014 con una nuova legge elettorale e con un programma comune discusso nel e col PSE e a sostegno di una candidatura socialista alla guida della Commissione Europea. . Liste collegate al Gruppo parlamentare dei socialisti e democrati e al PSE devono presentarsi alle elezioni europee inmodo concertato Consentire la doppia iscrizione ai compagi, di ogni partito del Centro-sinistra che approvi la dichiarazione dei principi del PSE e si impegnino nella battaglia per la sua riforma
7) Fatte le scelte politiche è necessario un gruppo dirigente rinnovato: non ci devono essere compagni buoni per tutte le stagioni: necessari siamo tutti, indispensabile nessuno. Con il Congresso tutti i compagni diventano veramente eguali . Non di deve ripetere il Congresso di Venezia con una vittoria politica ribaltata nella composizione dei gruppi dirigenti.
“Con la concordia le cose piccole crescono” ho letto queste insegna su un imponente edificio nella piazza del municipio di Riga, fanno riflettere, ma che si deve fare quando un partito come il PSI è piccolo, ma grande l’ideale socialista, che non deve crescere ma imporsi non per i suoi iscritti ma per quelli che la crisi ha emarginato ancora di più ? Trovare una nuova unità dopo un confronto politico anche forte, ma rispettoso dei compagni di tutti i compagni in primo luogo di quelli che non hanno potuto partecipare pienamente alle sue decisioni .
a cura di www.acraccademia.it e di www.radioasso.it

giovedì 4 luglio 2013

.. l'etica e la conoscenza.. ti fanno acquistare la .. "RIVERENZA"!



acraccademia.it/STAFF.html
“La fede è come una salita verso altezze sempre più inesprimibili e come una discesa verso profondità sempre più abissali. ”
E.Stein